Recupero e rispetto degli indici urbanistici
Il progetto, nonostante la ridistribuzione radicale degli spazi, tiene conto
della superficie e della volumetria del costruito esistente. Inoltre vengono
rispettate tutte le limitazioni vigenti nel PGT (PRG) e nel regolamento
edilizio locale per quanto riguarda la altezza massima dell’edificio le
distanze sui confini di proprietà ed altre restizioni.
Concetto spaziale distributivo
Il progetto propone una distribuzione spaziale “a cipolla”. Gli spazi esterni,
più esposti, sono destinati alle attività principali, e cercano di comunicare
con l’ambiente circostante. Il secondo strato contiene gli spazi di servizio,
spogliatoi e locali tenici, con i singoli locali aerati meccanicamente,
o con lucernari in copertura. L’atrio centrale nel cuore dell’edificio
ha il ruolo di distribuzione ed incontro. Viene illuminato da un grande
lucernario in copertura.
Capannone Green
Un’edificio costruito interamente da elementi modulari di produzione
industriale locale, a basso impatto ambientale. Elementi portanti e di
rivestimento completamente in legno e derivati.
Flessibilità interna
Le sale ed i locali di servizio sono stati disposti in maniera tale da poter essere
uniti o suddivisi a seconda le attività svolte al momento.
Dettagli semplici
In modo da non ostacolare il processo cantieristico e mantere i costri di
costuzione modesti, si propone un progetto che non necessità dei dettagli
esecutivi di particolare difficoltà. Ogni singolo elemento è dimensionato in
maniera ragionevole, e richiede delle caratteristiche tecniche non elevate.
Modularietà intelligente
Il progetto razionale ed efficiente assicura la futura flessiilità nell’utilizzo
dell’edificio. Basandosi su un grid ortogonale viene assicurato l’impegno di
accessori standardizzati (serramenti, porte, sanitari, canalizzazzioni etc.), a
costi prevedibili.
Il nuovo bar del parco
Il bar all’interno dell’edificio svolge un ruolo indispensabile come luogo di
incontro informale e di ricreazione. Nello stesso momento era gradito che
questa attività possa rimanere indipendente dagli orari delle sale sportive.
Il posizionamento a cerniera tra l’atrium centrale, Aula 2, ed il parco esterno
offre la possibilità di dare al nuovo bar una funzione multitasking, e perchè no,
a far conoscere le realtà svolte all’interno anche agli estranei di passaggio.
Nelle ore serali, il bar lavora in maniera indipendente ed utilizza i bagni
adiacenti agli spogliatoi di Sala 2.
Spogliatoi funzionali
E’ stato dedicato ulteriore approfondimento al dimensionamento e la
organizzazzione degli spogliatoi delle 3 sale ad utilizzo diverso. Le due sale
più “sportive” offrono una zona di spogliatoio per i bambini leggermente
separata, in maniera da ottimizzare i tempi di cambio nelle ore di punta.
Colour my life
L’attento studio dei materiali e dei colori utilizzati, prova a mantenere
un’equilibrio tra essenze neutre, naturali e fortemente colorate.
Il progetto integro
Il risultato finale di un progetto riuscito, sarà quindi il coordinamento
sensibile di tutti i parametri accennati, combinati con dei costi di realizzione
sorprendentemente bassi ed un inquilino valido.
Ingresso dal “tappeto verde”, il parco frontale verso Via Novara
L’ingresso principale dell’edificio è stato disposto esattamente nella posizione
dell’ingresso attuale, dove si trova il numero civico dell’edifici per gli uffici.
L’accesso è idealmente previsto dal piccolo parco urbano verso Via Novara,
in modo da riempire tale area con movimento e vita urbana. Attualmente,
questo parco non ha una funzione specifica.
Cortili esterni ed alberi
In occasione del sopralluogo sono stati individuati n°5 alberi molto grandi
in diretta vicinanza (circa 1 metro) degli edifici esistenti. Il nuovo progetto
architettonico propone di rispettare la presenza di questi “polmoni verdi
giganti”, ed è stato sviluppato in maniera tale che questi alberi saranno i
nuovi protagonisti per i quattro cortili esterni, ad accesso diretto dalle 3 sale
principali e l’ingresso all’edificio.
Costruire al piano terra
L’edificio viene costruito su una platea continua, ed è prevalmente
raggiungibile in tutte le sue parti senza barriere architettoniche, ad unico
piano, eccezion’fatta dagli uffici al primo piano sul lato strada. La decisione
di proporre un primo piano nell’edificio non è derivata da una mancanza
di spazio, ma bensì dalla volontà di alzare visivamente l’edificio verso Via
Novara, strada di forte traffico veicolare, in modo da riprendere la altezza di
gronda dell’ edificio deposito ATM sulla sinistra, e l’edificio commericale rosso
sulla destra. Infatti, l’edificio esistente per uffici, nonostante il suo importante
sviluppo in lunghezza, rimane irrilevante causa il suo povero svuìiluppo in
altezza.